Nel mondo dei dolcificanti naturali è giunta una novità che dovrebbe, nelle intenzioni dei promotori di Dietor, avviare quella pacifica rivoluzione alimentare la quale mira al mantenimento del gusto senza l'uso degli zuccheri raffinati.
Semplice e chiara questa proposizione, da sempre.
Ma ora è possibile in base all'uso sempre più ampio e conosciuto degli estratti di Stevia Rebaudiana.
Stiamo proprio parlando della Stevia Rebaudiana, la pianta sudamericana e precisamente la pianta che cresce rigogliosa, sempreverde e naturale, nelle selve site lungo le rive del Paranà al confine tra il Brasile ed il Paraguay.
La Stevia Rebaudiana è una pianta, appunto ma è conosciuta da sempre dagli indigeni Guaranì per via del suo estratto puro che la fa assomigliare ad una specie di miele contenente i preziosi glicosidi steviolici.
Questa pianta non è ignota agli Europei da qualche secolo ma non ha mai avuto uno spazio degno nell'industria alimentare per complesse ragioni di mercato e di preminenza di alcuni paesi ben noti per l'industria della canna da zucchero e della barbabietola.
Ma, con i nuovi e solidi studi scientifici avviati dall'EFSA per conto della UE, essa ha avuto un improvvisa impennata di richieste e di sperimentazioni alimentari al fine di implementare una nuova industria dolciaria, a calorie zero, ma anche al fine di innovare alcuni prodotti a prova di Diabete.
Ad esempio le marmellate con la Stevia Rebaudiana sono sbarcate con successo in alcuni negozi di merci biologiche e già si impongono con il loro sapore genuino e sottilmente dolce senza gli eccessi zuccherini ampiamente noti.
Una scommessa ambiziosa ma possibile a merito del suo contenuto elevatissimo di Rebaudioside. A, una sostanza che esprime circa trecento volte il gusto edulcorante dello zucchero e che, quindi, viene usata con una quantità veramente inferiore al più noto dolcificante storico.
La Stevia Rebaudiana, gradualmente, si impone per le sue innegabili qualità e sarà assolutamente il “must” per il prossimo decennio e più, riservando ancora ulteriori sorprese.